La tricologia
Se dovessimo ricercare nella storia l’origine dell’interesse dell’uomo per i suoi capelli, troveremmo tracce di  “ricette per le calvizie” nel lontano 1550 A.c. al papiro di Ebers.  Molti ricercatori e scienziati, con i loro studi, hanno voluto dare un ruolo e una specifica simbologia ai capelli; il fattore che emerge è che, una parte significativa […]

Se dovessimo ricercare nella storia l’origine dell’interesse dell’uomo per i suoi capelli, troveremmo tracce di  “ricette per le calvizie” nel lontano 1550 A.c. al papiro di Ebers.  Molti ricercatori e scienziati, con i loro studi, hanno voluto dare un ruolo e una specifica simbologia ai capelli; il fattore che emerge è che, una parte significativa delle abitudini quotidiane di uomini e donne viene dedicata ai capelli, per il fatto che questi rivestono senza alcun dubbio, un ruolo sociale e sessuale molto importante.

Negli ultimi 10 anni, più di 500 riviste scientifiche, hanno dimostrato quanto sia importante essere attraenti  nella società odierna; il progressivo aumentare dell’età media porterà al fatto che tra poco tempo, il 25% della popolazione avrà più di 65 anni. La richiesta di un’adeguata prevenzione e la prescrizione di cosmetici specifici quindi si fa sempre più importante. La ricerca e la tecnologia cosmetica hanno  un ruolo chiave per la progettazione degli attuali prodotti cosmetici; molecole nuove e attivi sempre più funzionali, offrono l’opportunità di raggiungere risultati molto performanti; allo stesso tempo questi richiederanno una preparazione e un aggiornamento da parte del consumatore sempre maggiore.

Un cosmetico formulato con finalità “problem solving”, non va concepito in funzione del canale distributivo e del metodo di vendita, bensì con lo scopo di soddisfare le esigenze concrete del consumatore finale; in questa filosofia lui è al centro della scena, non importa quale sia la figura professionale che prescriva lo specifico, l’importante è che quest’ultima abbia la capacità e la competenza per riconoscere un eventuale  problema cosmetico e ottimizzare la funzionalità dei prodotti. Perché l’acconciatore deve occuparsi di Tricologia?

Perché l’acconciatore deve occuparsi di Tricologia?

  • La Tricologia studiata dall’acconciatore deve riguardare tutti gli inestetismi di cute e capelli nonché le basi di anatomia e fisiologia del cuoio capelluto e dello stelo; tali conoscenze permettono ad un professionista preparato di svolgere al meglio il proprio lavoro e di vedere incrementata la propria credibilità professionale
  • L’acconciatore è colui che viene interpellato per primo non appena si verificano alterazioni del cuoi capelluto e deve essere in grado di saper fornire i primi giusti consigli nell’interesse dell’utente finale.
  • La Tricologia studiata dall’acconciatore non deve occuparsi delle patologie del cuoio capelluto e dei capelli, ma deve demandare a medici competenti nell’interesse dell’utente finale e di una collaborazione tra professionisti.

Seguire un “percorso formativo” che possa fornire una formazione e informazione nell’ambito della Tricologia e della Cosmetica, è la chiave di  successo per un acconciatore che voglia svolgere con professionalità e competenza il proprio lavoro.

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