Principi di igiene
Di seguito cercheremo di sfatare alcune credenze popolari, dare utili consigli su come “curare” i propri capelli e fornire un primo approccio all’uso di cosmetici specialistici.

  • Un primo mito da sfatare è che il taglio di capelli li rinforza; in realtà questo ha come scopo quello di togliere la parte finale del capello che, molto spesso, essendo quella che ha passato più tempo sulla nostra testa, risulta maggiormente sciupata. Il fatto di tagliare o meno i capelli non ha mai influenzato il loro indice di crescita.
  • La spazzolatura dovrebbe essere fatta solo con spazzole dalle setole morbide, i pettini dovrebbero avere denti arrotondati (senza residui taglienti di lavorazione).
    E’ consigliato spazzolare bene i capelli prima del lavaggio, esercitando così meno forza di trazione possibile quando poi i capelli saranno bagnati; un capello bagnato ha infatti meno resistenza alla trazione di un capello asciutto.
    Le spazzole ed i pettini devono essere lavati regolarmente con acqua e sapone.
    Le pettinature molto tirate, che esercitano continuamente trazione sui capelli non sono consigliate. Gli chignon troppo stretti e le “code di cavallo” sono fattori di alopecia traumatica, ma solo nei casi di utilizzo quotidiano di tali acconciature e di trazioni veramente elevate. In questi casi non solo si provoca una rottura dei fusti dei capelli, ma si rischia anche il formarsi di micro emorragie sottoinfundibulari che possono causare la cicatrizzazione della zona del bulge (tricotiomalacia).
  • L’asciugatura sconsiderata con spazzole scadenti e phon troppo caldi, le permanenti, la cotonatura e la scotonatura, rischiano di alterare la struttura dei capelli, di spezzarli o di strapparli.
  • Veniamo adesso a parlare del lavaggio. Durante questa procedura è’ importante usare uno shampoo di buona qualità le cui basi lavanti non siano aggressive.
    Il capello sopporta male i “detergenti industriali”.
    La frequenza dello shampoo si è modificata nel corso degli anni:
    -> solo 20 -25 anni fa, si sosteneva che i capelli dovessero essere lavati soltanto ogni 7 – 15 giorni, per evitare la possibile comparsa di una iperseborrea reattiva (gli shampoo dell’epoca erano effettivamente molto detergenti);
    -> oggi, avendo dimostrato che la frequenza dello shampoo non influenza affatto la produzione di sebo è ragionevole consigliare almeno un lavaggio alla settimana per i capelli secchi o normali, e due o tre lavaggi settimanali per i capelli grassi o che presentano sporcizia, questo a condizione di usare basi lavanti molto dolci (“shampoo extra-dolci, con tensioattivi a bassa polarità”).
    -> una cattiva igiene del cuoio capelluto, che comporti la presenza e la persistenza di “tappi dell’ostio”, rende assai più difficoltosa la penetrazione di qualunque principio pertanto un corretto modo di lavarsi è l’alleato indispensabile di qualunque cura dermatologica che debba interessare il follicolo. Se poi è necessario, il medico od operatore tricologo specializzato, prescriverà trattamenti cosmetici funzionali specifici per la “pulizia della cute”, una vera e propria SPA per il cuoio capelluto.
  • Parliamo invece del cuoio capelluto seborroico. Noi contemporanei non sopportiamo più i capelli “grassi” o “umidi” ed il medico o tecnico tricologo, deve adattare la sua prescrizione al desiderio del consumatore.
    La possibilità di seborrea reattiva dopo utilizzo di shampoo aggressivi aveva fatto nascere 15/20 anni fa l’aforisma: “lo shampoo sta all’alopecia come lo zucchero sta alla carie”, il che viene attualmente considerato totalmente falso.
    E’ importante lavare spesso i capelli grassi…ma con dolcezza! L’applicazione di shampoo “trattante” è preferibile farla solo dopo aver applicato sulla cute una crema sebosimile o delle lozioni che aiutino l’asportazione dell’eccesso di sebo e detriti in maniera osmotica.

Applicare una lozione pre-shampoo mirata ad ogni alterazione del cuoio capelluto o per eseguire un’ottima prevenzione, è la nuova frontiera della “cosmetica funzionale”.
Se invece affrontiamo il problema del cuoio capelluto con forfora, dobbiamo precisare che gli shampoo specifici anti forfora sono il primo passo contro il problema, a volte potrebbero essere sufficienti, in quanto contengono agenti realmente efficaci che sono contemporaneamente antimicotici, antibatterici e rallentano la formazione delle squame, ma molte volte possono non bastare. Talvolta è necessario aggiungere una terapia locale complementare o, comunque, implementare alcuni passaggi pre e post shampoo con cosmetici molto specialistici. Queste prescrizioni e indicazioni è sempre auspicabile che siano date da un medico o da un tecnico specializzato in tricologia;
Il giusto approccio ad un qualunque problema di cute e capelli, è quello che vede  la cosmetologia e la dermatologia, lavorare in sinergia al fine di ottenere il miglior risultato possibile per il paziente o cliente finale.

Feel Cosmetic

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