Perdita dei capelli da Covid- 19. Ne soffre quasi un paziente su tre
Il dato è stato riportato durante il congresso della società italiana Sidemast. Si tratta di una perdita transitoria identificabile con il termine “Effluvium”. Ancora non ci sono studi peer reviewed ma il fenomeno è riferito anche all’estero   Molti dei pazienti guariti dal coronavirus potrebbero accusare per un lungo tempo, la persistenza di qualche sintomo. […]

Il dato è stato riportato durante il congresso della società italiana Sidemast.

Si tratta di una perdita transitoria identificabile con il termine “Effluvium”. Ancora non ci sono studi peer reviewed ma il fenomeno è riferito anche all’estero

 

Molti dei pazienti guariti dal coronavirus potrebbero accusare per un lungo tempo, la persistenza di qualche sintomo. Sono i cosiddetti long haulers, che soffrono di forme di long Covid, di cui ci sono già varie prove. A questi sintomi, si
aggiungono nuovi indizi forniti da un gruppo di dermatologi italiani che definiscono un ulteriore sintomo, per fortuna transitorio: la perdita cospicua di capelli.
“Più del 30% delle persone che contraggono l’infezione da Covid-19 riporta una copiosa caduta di capelli, fatta di intere ciocche”, ha
dichiarato Bianca Maria Piraccini, docente all’università di Bologna durante il 94° congresso della Sidemast, la Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse.

Anche se per ora è soltanto un sospetto, i dati proveniente anche da altri stati, iniziano ad accumularsi. I numeri italiani, ad esempio sono in linea con quelli riportati in un recente articolo sul New York Times. La perdita è temporanea e di solito non dell’intera chioma, come può accadere invece con alcuni trattamenti antitumorali. Ecco come si manifesta e a cosa potrebbe essere dovuta.

Quanto è importante riferire i sintomi al medico Come altri problemi resi noti già alla metà di Aprile 2020 (vedi geloni sulle dita dei piedi dei bambini), anche questo sintomo inizia ad essere preso in considerazione proprio sulla base dei dati raccolti dai medici: Covid-19 è un
infezione nuova, i cui dati e conoscenze devono essere costruite nel tempo.

“In questo caso le prime segnalazioni – afferma Bianca Maria Piraccini – risalgono a giugno e sono arrivate da tutto il mondo. In Italia, a Bologna, abbiamo creato una task force, guidata dalla dottoressa Michela Starace, che sta coordinando gli scienziati di tutto il mondo per registrare tutti i casi di caduta di capelli dopo l’infezione da Covid-19 e trovare una spiegazione”.

Una perdita cospicua ma reversibile I problemi, spiegano alcuni dermatologi durante il congresso della Sidemast, si manifesterebbero una volta che il paziente ha superato la positività al coronavirus.
La caduta porterebbe alla perdita di circa 100-200 capelli al giorno con unfenomeno che in gergo medico è chiamato telogen effluvium acuto in cui il paziente lamenta un diradamento dei capelli, dunque una perdita superiore alla norma ( maggiore a quella che si osserva naturalmente con il cambio di stagione), abbastanza repentina, che è però reversibile.

Nella maggior parte dei casi – circa 9 su 10 – la caduta si è presentata a distanza di 2 o 3 mesi dalla guarigione. Fra le ipotesi per spiegare il fenomeno lo stress fisico legato all’infezione Covid-19, soprattutto nelle forme più gravi, quindi l’ipo-
ossigenazione, la prolungata permanenza a letto, spesso ricoverati e in alcuni casiintubati, il dimagrimento conseguente e le terapie anticoronavirus. In caso di una perdita di capelli conseguente l’infezione da Sars-Cov-2 è bene rivolgersi al
medico.

Altri casi di perdita di capelli Nell’articolo sul New York Times viene riportata un’indagine statunitense, che
però non è uno studio peer reviewed, dunque anche il campione dei pazienti intervistati non è selezionato con i criteri tipici delle ricerche cliniche. Nel testo si legge che un ampio numero di pazienti continua a manifestare qualche sintomo
(i long haulers). Su circa 1.500 partecipanti guariti, inoltre, più di 400 hanno riferito un’inspiegata perdita di capelli. Il dato è ancora da approfondire ma fornisce un primo segnale di attenzione su questo problema.

Cosa possiamo fare da un punto di vista di prevenzione cosmetica.
Sicuramente una buona igiene del cuoi o capelluto sta alla base di tutte le terapie che si possono intraprendere per arginare questo effetto collaterale del nuovo virus. Utilizzare una lozione pre-shampoo, a testa ancora sporca, come “Nigella
Lotion” o”nigella gel”, con un tempo di posa di almeno 20min; bagnare e lavare con “Mite-Purifying Shampoo” (prima passata) e “Nigella Protein Shampoo” (seconda passata); applicare prima di asciugare e senza risciacquo, “Growth

Lotion” per le donne, o “Growth Emultion” per gli uomini. Tra un lavaggio e l’altro applicare una volta al giorno “Nigella Lotion”.

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